“Quel dolce suo parlar…”
Omaggio a Raffaello nel quinto centenario della scomparsa
Direttore: Francesco Santini
Voce e percussioni: Enea Sorini
Lira da braccio e cornamusa: Gabriele Russo
T. Arbeau (1520-1595) Les bouffons (danza strumentale)
L. Marenzio (1553-1599) Donna più vaghi mai (villanella)
A la mia Clori (villanella)
C. Bottegari (1554-1620) Aria di cantar sonetti (1° sonetto di Raffaello)
N. Brocco (c. 1480-1530) Tientalora (balletto)
O. di Lasso (c. 1532-1594) S’io ve dico ca siete la chiù bella (villanella)
O. Vecchi (1550-1605) Leva la man di qui (villanella)
Villanella son io ma bella (villanella)
Anonimo (inizio XVI sec.) Aria di cantar sonetti (2° sonetto di Raffaello)
D. da Piacenza (1390-1470) Rostibolli gioioso (balletto)
T. Tallis (c. 1505-1585) If ye love me (mottetto)
A. Brumel (1460-1513) Sicut liliut (mottetto)
G. P da Palestrina (c. 1525-1594) Sicut cervus (mottetto)
Anonimo (inizio XVI sec.) Aria di cantar sonetti (3° sonetto di Raffaello)
M. Pesenti (1470-1528) Che faralla, che diralla (frottola)
T. Arbeau (1519-1595) Belle qui tiens ma vie (pavane)
T. Ravenscroft (c. 1582-1635) A round of three country dances in one (canone)
D. da Piacenza (1390-1470) Petit vriens (ballo)
G. Gastoldi (1550-1622) L’innamorato – “A lieta vita” (balletto)
Con “Quel dolce suo parlar…” il Coro Polifonico Malatestiano intende rievocare le suggestioni di un’epoca, quel clima culturale elegante che ha ruotato intorno al grande artista urbinate, e non solo, e ha aperto una straordinaria stagione di arte sublime. Prendendo spunto da alcuni sonetti che Raffaello si dilettò a scrivere e che vennero trovati sui disegni preparatori della “Disputa del Sacramento”, affresco della Stanza Vaticana della Segnatura, si racconterà di un Raffaello innamorato, delle sue pulsioni.
Alcuni di questi sonetti, musicati e cantati su arie tipiche dell’epoca, verranno proposti in questo concerto, il tutto incorniciato in un contesto musicale e polifonico coevo a lui.
Il tema generale sarà l’amore, la passione, il “foco” che arde e tormenta l’animo dell’uomo. Difficile è stabilire se questi sonetti furono ispirati da un sentimento provato in quel periodo per una donna o se fu un semplice cimentarsi in versi, secondo il modello petrarchesco, allora di moda.
Sono solo pochi componimenti, che non fanno certamente di Raffaello un poeta, ma raccontano il fascino e la pena d’amore, l’attrazione reciproca, l’incontro e la sofferenza del distacco, fino al risveglio della razionalità e il ritorno all’impegno artistico.
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